giovedì 25 febbraio 2010

Cantu, Cuntu e mi ni fricu


Siamo lietissimi di presentare lo spettacolo di Biagio Accardi
"Cantu, Cuntu e mi ni fricu"
QUANDO:
Venerdì 5 marzo 2010
DOVE:
Vineria Rosso di Sera, via Dante Di Nanni, 102


CHI E' BIAGIO ACCARDI

"Biagio Accardi, figura molto carismatica della scena musicale e teatrale cosentina, studioso della società tradizionale e moderna dei luoghi in cui vive, si è fatto sempre promotore di eventi artistico-culturali votati a valorizzare il sud e la sua tradizione. In qualità di musicista di lira calabrese, tamburi e chitarra ha partecipato con il progetto "NAGRù" al Festival Internazionale della Zampogna a Scapoli(Molise), al DeaFest in Aspromonte(RC), al Tamburello Festival a Zambrone(CZ)e ha portato la musica calabrese ad Udine e in Puglia allo ZingariaFestival. Con il progetto etno-mediterraneo "Fuocu", invece, si è esibito a Verbicaro e a Buonvicino(CS)nell'ambito delle NottiBianche,a Belvedere per la manifestazione "Note di Fuoco", e a Diamante durante il Festival Del Peperoncino. Poliedrico per natura si è sempre interessato al teatro come attore, ma soprattutto come musicista,componendo e suonando le musiche per lo spettacolo dedicato a Karl Valentin, progetto facente sempre capo all'Associazione Culturale Cattivoteatro, promotrice dei vari progetti su citati, e di cui Accardi Biagio è attivo e instancabile socio."Rosella Marasco (presidente associazione CATTIVOTEATRO)


LO SPETTACOLO:

“CANTU E CUNTO” è uno spettacolo realizzato con le tecniche dei cantastorie, figura tradizionale della cultura popolare, che si spostava nelle piazze e raccontava con il canto una storia o una leggenda che spesso era attualizzata. Lo spettacolo è un viaggio attraverso la musica e i racconti che accompagnavano l’uomo in un contesto rurale che ormai sta scomparendo ...La musica e i racconti cullavano l’uomo bimbo con le melodie delle ninne nanne, dava ritmo alle sue fiabe e usciva per strada con lui rallegrando i giochi con le filastrocche. La musica esprimeva i dolori del cuore e le fatiche dei campi, la rabbia e le oppressioni di tutto il popolo del sud.

Nessun commento:

Posta un commento